Revolution sviluppo personale a Udine

REVOLUTION a Udine: sperimenta la forza del mutamento

SPC e DOF presentano Revolution, un progetto che intende portare l’energia del cambiamento alle persone attraverso training e laboratori interattivi dedicati alla valorizzazione del talento personale e all’attivazione delle tue risorse interne. Vuoi prendere parte a Revolution e vivere un’intensa esperienza di sviluppo personale che ti aiuti a prendere contatto e a utilizzare il tuo talento nella vita di tutti i giorni? Ti aspettiamo il 25 novembre, a Udine, per vivere assieme una giornata speciale!

Perché REVOLUTION

Il talento è un dono, spesso parzialmente nascosto, che abbiamo bisogno di coltivare. Per essere felici, veramente felici, non ci sono scuse, si tratta di allenarsi e di allenare le nostre potenzialità, di sviluppare le cose che abbiamo già dentro.

Questo è il senso di REVOLUTION: quando prendiamo profondamente contatto con il nostro talento la nostra vita accoglie una vera rivoluzione, che parte da dentro e si allarga fino ad abbracciare tutti gli ambiti della nostra vita.

Cosa potrai fare con noi il 25 novembre:

> Utilizzare un metodo di sviluppo personale ricco e molto pratico
> Sperimentare tecniche di meditazione e di lavoro sul silenzio interiore
> Sviluppare capacità di comunicazione ad alto impatto
> Migliorare la relazione con te stesso e con gli altri
> Conoscere il Process Counseling e il modello The Village
> Lavorare sul potere dell’intenzione
> Scoprire la bellezza del mutamento nella tua vita

TRAINER

Il training è condotto da Alessandro Rinaldi, attivo da oltre 20 anni a livello internazionale come coach e trainer per lo sviluppo di persone e organizzazioni e fondatore del collettivo artistico DMAV_social art ensemble. Con lui, ci saranno i trainer di DOF Consulting.

LOCATION E ORARI

Udine, Hotel Ambassador, via Carducci 46. Dalle 9 alle 18

COSTI

Fino al 19.11, la quota di iscrizione è di 50 € (65 € dal 20.11)
Formula porta un amico: 2 persone 80 €
(tutte le tariffe sono IVA inclusa)

Puoi essere dei nostri con un semplice bonifico bancario

Dof sas di Rinaldi Alessandro & C.
Iban: IT78K063401230007406000977H
Banca d’appoggio: Friulcassa sede centrale di Udine

Come Causale, ricordati di indicare:
Nome Cognome, Iscrizione Percorso Revolution novembre 2017.

RICORDA DI INVIARCI UNA EMAIL A segreteria@spcformazione.it CON I TUOI DATI PER LA FATTURAZIONE [Nome e Cognome oppure Ragione social se la fattura va intestata a una società, indirizzo completo, codice fiscale, partita IVA]

DUBBI?

scrivi a: segreteria@spcformazione.it
chiama o scrivi al 3283374621 su Whatsapp

 

Percorsi brevi di counseling per bambini

Al via I Corti SPC, percorsi brevi di Counseling!

Diamo il via oggi ufficialmente a un nuovo progetto: I Corti – SPC Young e SPC Day by Day, una serie di workshop dedicati ai ragazzi e agli adulti che vogliono aprirsi alla crescita personale, percorsi brevi di Counseling dalla formula snella e centrati su aspetti importanti della contemporaneità. Primo appuntamento, il 4 novembre alla Bottega di Lino’s & Co, a Udine.

Partiamo dai giovani

Dopo anni di lavoro con persone ed organizzazioni, in Italia e all’ estero, abbiamo deciso di canalizzare nel progetto SPC Young le esperienze acquisite nel campo della facilitazione, della crescita personale, dell’ascolto, della formazione e dell’arte sociale e di dare vita così ad una serie di incontri, spazi di sperimentazione di dinamiche personali e sociali nuove o appena incontrate quali: il talento e i sogni di vita, le emozioni, il comunicare con gli altri, la concentrazione, il conflitto senza violenza e la digital awareness.

Sono tutti temi questi che proponiamo, sui quali ci si inizia a confrontare piuttosto tardi nella vita” – spiega il direttore della scuola, Alessandro Rinaldi – “La nostra intenzione è di offrire ai giovani fin da subito degli strumenti che li aiutino a valorizzare l’identità emotiva personale, a prendere contatto con il proprio potenziale di vita, a identificare le proprie risorse e i talenti per affrontare in maniera solida e consapevole il presente sempre più complesso e il contesto sociale in continua mutazione”.

SCARICA LA BROCHURE YOUNG

Cosa farò da grande?

Si parte il 4 novembre con Talento: I have a dream?, workshop pensato per i bambini dai 6 ai 12 anni che affronta l’esplorazione del proprio potenziale, del talento, del grande tema cosa farò da grande e delle risorse per poterlo sviluppare.

Questo è il primo tema che verrà affrontato nel percorso “SPC Young, quello che i grandi non sanno…”, per giovani di due fasce di età dai 6 ai 12 anni e dai 12 ai 16  che con curiosità e interesse si vogliono sperimentare nella conoscenza di se stessi, del proprio potenziale e delle proprie sfide per crescere in maniera consapevole.

Il team di lavoro

Al progetto partecipano varie figure, ognuna con le proprie competenze professionali e di vita: pedagogisti, counselor, psicologi, educatori e artisti. Tutti, in uno spirito di co-operazione per una crescita sostenibile delle comunità, lavorano insieme per affrontare in maniera adeguata un campo di lavoro delicato come quello dei bambini e ragazzi.

I workshop, strutturati in due giornate della durata di 4 ore ciascuna, solitamente al sabato pomeriggio, prevedono momenti ludici e pedagogici, lavori di gruppo e laboratori che utilizzeranno l’arte nelle sue varie espressioni – suono, colore, teatro – come strumento vivo e carico di energia creativa.

La location

Gli incontri si terranno presso la nuova sede udinese di SPC, nell’innovativo spazio di co-working la Bottega di Lino’s & Co, luogo per eventi, sperimentazione e ricerca orientato allo sviluppo della creatività e alla diffusione della cultura dell’innovazione. “Crediamo che uno spazio di co-working, che per sua natura accoglie quotidianamente talenti diversi che insieme si nutrono e si completano, possa rappresentare il luogo ideale per la libera espressione dei ragazzi in un’atmosfera nuova e contemporanea”, dice Marzia Nobile, responsabile organizzativa di SPC.

Next step

A brevissimo, lanceremo anche il primo workshop per gli adulti, rimanete sintonizzati :)

 

INFO

Workshop Talento: I have a dream?”
Quando: Venerdi 4 novembre 2016, dalle 16:30 alle 20:00
Dove: presso la Bottega di Lino’s & Co, Via di Prampero Artico 7, Udine

Per maggiori informazioni e iscrizioni:
Manuela Castiglione // manuela.castiglione@dofcounseling.com // 347 4923092

master in Counseling a Trieste, Pordenone, Udine

Selezioni aperte per 3 Master in Counseling!

Il calendario ci dice che l’inizio dell’anno è a gennaio, ma per molti di noi è il rientro dalla pausa estiva che segna l’avvio di una nuova stagione di attività e progetti, sul piano personale e professionale. L’autunno è la stagione ideale per prendersi cura di sé. Giusto in tempo, la nostra Scuola di Process Counseling riparte con la nuova edizione di due Master ormai classici e uno del tutto nuovo, inedito per il panorama italiano.

Ci capita spesso, ormai, di far partire nello stesso anno solare più di un Master della Scuola di Process Counseling, ma quest’anno siamo davvero felici perché in partenza si trovano ben tre percorsi. Prima di spendere qualche parola su ciascuno, ci piace ricordare che la Scuola è nata per offrire uno spazio di formazione nuovo a tutte quelle persone che operano o intendono operare nell’ambito della relazione d’aiuto e dello sviluppo personale e organizzativo. Si fonda sull’esperienza pluriennale, a livello nazionale e internazionale, sviluppata da counselor professionisti in diversi ambiti: crescita personale e terapia, gestione e sviluppo risorse umane, formazione e consulenza di direzione.

I Master

220 ore di lezione molto poco frontali distribuite su un anno e mezzo, grande interazione e formazione esperienziale, ma anche residenziali e intensivi, oltre a incontri di scambio e confronto con testimonial di eccellenza: questa la formula ormai collaudata dei nostri percorsi di specializzazione.
La frequenza integrale e il superamento dell’esame finale del Master in Counseling per lo sviluppo organizzativo e di quello in Counseling personale consentono di ottenere il titolo di Process Counselor. L’ottenimento del titolo di Process Counselor consente di accedere all’esame nazionale S.I.Co. per l’iscrizione al registro dei Counselor italiani.

In questo momento, sono aperte le iscrizioni per tutti e tre i percorsi di specializzazione attivi. Partiamo dal nuovo nato, di cui siamo molto fieri: il primo Master in Counseling sportivo italiano!

Master in Counseling sportivo

Per chi si occupa di sport a livello professionistico, dilettantistico e giovanile (atleti e allenatori, dirigenti sportivi e medici dello sport, counselor professionisti e in formazione, laureati in scienze motorie, psicologi, psicoterapeuti e psicologi dello sport) diventa sempre più importante acquisire strumenti concreti di lavoro centrati sullo sviluppo della performance sportiva, creazione dello spirito di squadra, gestione dello stress ed equilibrio psicofisico.

Il percorso approfondisce tutti i momenti centrali del processo sportivo attraverso modelli di intervento messi a punto in anni di esperienze sul campo con team sportivi di alto livello: dal mental training alla creazione della carta dei valori della squadra, dal sistema di valutazione delle competenze e delle prestazioni ai processi di feedback. È particolarmente indicato anche per chi, operando all’interno di realtà sportive a vari livelli, intenda acquisire strumenti avanzati per affrontare le sfide sportive in un’ottica di crescita della persona, di educazione allo sport e di sviluppo della peak performance.

Il percorso presenterà una didattica molto sperimentale ed esperienziale. I partecipanti impareranno a:

  • Usare strumenti di facilitazione per creare lo spirito di squadra e un buon livello di confronto e comunicazione con tutti gli attori coinvolti;
  • Utilizzare metodologie di sviluppo centrate sull’idea di crescita personale dell’atleta;
  • Integrare i modelli di valutazione delle competenze e di performance management come prassi di eccellenza in ambito sportivo.

A completare il percorso, incontri con testimonial di eccellenza.
Il Master è realizzato in partnership con DEEP INSIDE PROJECT. È patrocinato da S.I.Co, Società italiana Counseling, e dall’Università degli Studi di Udine. Ha per partner European Acquatic AssociationApneaY-40LS eventi.

Per una visione approfondita del percorso formativo, delle modalità di svolgimento delle lezioni e dei costi consultare la SCHEDA MASTER IN COUNSELING SPORTIVO.

Sfoglia la BROCHURE per scoprire i testimonial del mondo sportivo che interverranno durante il percorso!

Master in Counseling per lo Sviluppo personale

Questo Master è parte di una formazione triennale rivolta non solo a chi vuole intraprendere la professione di counselor ma a tutte quelle persone che desiderano lavorare sullo sviluppo personale, alla ricerca del Sè profondo. L’obiettivo è quello di scoprire le proprie risorse interne e raggiungere una maggiore autoefficacia, per costruire un progetto di vita che riesca a far emergere i propri talenti e che consenta di comprendere e superare ostacoli interiori e convinzioni limitanti.

Con un team di counselor di lunga esperienza si lavora sull’approccio centrato sulla persona e sul process work attraverso diversi modelli e tecniche tratte dalla psicologia umanistica e transpersonale. In particolare si dà grande importanza al self training per lo sviluppo delle risorse personali e al rapporto mente-corpo, si viene guidati nel percorso di integrazione sperimentando il processo del colloquio di counseling e utilizzando tecniche di lavoro interno (meditazione, visualizzazione), studiando l’analisi del carattere attraverso diversi modelli, tra cui The Village, il gioco per lo sviluppo del talento creato nell’ambito del Counseling di Processo.

Per una visione approfondita del percorso formativo, delle modalità di svolgimento delle lezioni e dei costi è possibile consultare la SCHEDA MASTER IN SVILUPPO PERSONALE.

 

Master in Counseling per lo Sviluppo organizzativo

Attraverso una didattica fortemente esperienziale e un team di docenti attivo su progetti di Organization Development in grandi aziende nazionali e internazionali, gli allievi potranno acquisire un modello completo di applicazione del counseling aziendale per lo sviluppo organizzativo. Il percorso formativo si concentra sull’applicazione del Counseling di Processo all’interno delle organizzazioni e in generale del mondo del lavoro e si rivolge a tutte quelle figure interessate ad applicare modelli innovativi di counseling, formazione e consulenza.

All’interno del percorso verrà fornita una solida panoramica sui modelli teorici principali di riferimento sia nell’ambito della psicologia umanistica che dei modelli di empowerment e saranno utilizzati gli strumenti originali creati e utilizzati in numerose organizzazioni: dai Circoli di ascolto organizzativo, al Teatro d’impresa, dal modello di people management centrato sul Competence Model HDS (Human Development Set) all’applicazione di The Village, social game per lo sviluppo del talento e molti altri.

Per una visione approfondita del percorso formativo, delle modalità di svolgimento delle lezioni e dei costi è possibile consultare la SCHEDA MASTER.

 

Per INFO CONTATTACI 

segreteria@spcformazione.it 

Giovanni Tavaglione: 333 9899331, giovanni.tavaglione@dofcounseling.com 

Marzia Nobile: 328 3374621 marzia.nobile@dofcounseling.com

Gianni Barbon

Benessere, consapevolezza ed equilibrio: la missione di mod-o

Continua il viaggio alla scoperta delle due nuove case della nostra Counseling School. Sabato 16 gennaio siamo stati accolti per la prima volta negli spazi di mod-o. Dalla Trieste di Laby saltiamo così dall’altra parte del Friuli Venezia Giulia, a Cordenons, a due passi da Pordenone e andiamo a scoprire un coworking tutto speciale.

mod-o è un gruppo multidisciplinare, dinamico e innovativo che si occupa di design, formazione, coworking e comunicazione.

Uno dei motivi per cui abbiamo deciso di scegliere mod-o come casa per la nostra Scuola, è il principio n. 1 contenuto nel Manifesto del Coworking Project, la rete nazionale cui mod-o aderisce: “Coworking”, senza le persone che lo praticano, è solo una parola.
Partiamo proprio da qui per chiedere a Gianni Barbon, anima e fondatore di questo spazio insolito e creativo, da dove nasce questa attenzione alla persona, tema molto caro al counseling in generale e a noi di PCS in particolare. Attorniati da strumenti di lavoro partecipativi, disegni di progetti, oggetti di design … e anche una fiammante Harley Davidson, ci mettiamo comodi e ascoltiamo curiosi la risposta.

Gianni: Siamo tutti coworker e in quanto tali la collaborazione è per noi una delle priorità di vita, indispensabile per poter fare networking e dare il meglio all’interno di una community. Attraverso la progettazione partecipata si raggiungono spesso risultati inattesi e si scoprono risposte inaspettate ed innovative.
Amiamo tenere un comportamento corretto e responsabile, gestendo la nostra libertà nel rispetto degli altri. Etica significa per noi anche scelte di vita responsabili, non solo nei confronti dei colleghi, anche rispetto al tema più ampio della sostenibilità.
Lo facciamo affinchè nel sistema che abbiamo costruito intorno a mod-o ci siano benessere, consapevolezza ed equilibrio.

 Oggi si fa molto parlare di coworking, ma mod-o ha cominciato a lavorare in questa modalità già nel 2007. Ti va di raccontarci da dove veniva questa spinta?

G.: Alla fine del 2006 alcuni segnali deboli ci indicarono che la strada che avevamo percorso stava per finire, non abbiamo mai chiamato crisi quello che stava succedendo, ci siamo concentrati su cosa fare negli anni del cambiamento e così è nato il progetto mod-o.
Un progetto che dopo quattro anni è diventato un coworking, mod-o significa modalità operativa, per tutti coloro che sono saliti su questo treno è diventato importante come facciamo le cose e non più cosa facciamo, un cambio di paradigma sostanziale per fare impresa in un modo innovativo.

Quante persone gravitano attorno allo spazio? Di cosa si occupano? L’impressione, venendovi a trovare, è quella di un luogo dove è nata una community vera e propria.

G.: Lo spazio è uno strumento, le persone sono la vera forza di cowomodo, credo che nel 2015 saranno passate almeno una trentina di nuove persone, molte “rimbalzano” alcune restano per un po’, altre si fermano per un tempo più lungo, tra i vecchi coworker e i nuovi possiamo dire di essere  almeno una cinquantina. Ci attriamo per un allineamento rispetto ai valori, le professioni sono le più disparate raccolte intorno all’area del progetto, della comunicazione e della formazione. Il mercato delle nuove professioni cresce e sono convinto che qualcuno ancora non sa bene come si chiama quello che sta facendo ma la cosa buona è che si trova il modo di collaborare, cooperare e fare impresa in modo molto liquido. Stiamo bene assieme e le nostre feste sono memorabili.

mod-o non è solo coworking, ci racconti le tante cose che fate?

G.: In ordine sparso ecco tutto quello che è passato dal cowomodo nel 2015: progettazione e realizzazioni d’interni, siti, video, grafica, progetto di prodotto, traduzioni, lezioni d’inglese, coching, plastici realistici, educazione ai nuovi media, scrittura collaborativa, attività a sostegno di comunità, marketing per le aziende, sviluppo di software per le imprese, app, prove di teatro, fotografia, social art.
Le alleanze sono state la forza del coworking degli ultimi due anni, grazie a questa capacità di contaminarsi a vicenda dall’estate è nato un tema trasversale e portante che abbiamo chiamato Change Community Model, il modello sviluppato con Dof per sostenere il cambiamento nelle piccole e grandi comunità, è un progetto nato d’estate che oggi è già attivo in alcune aziende del territorio. È sicuramente una delle più belle contaminazioni che il coworking ci ha regalato.

Prossimi passi? Cosa ti aspetti dal 2016?

G.: Consolidare le buone alleanze di questi ultimi due anni e far crescrere la community dei più giovani per preparsi al passaggio generazionale del 2020. Come? Con l’ascolto, con l’apertura rispetto alla conoscenza e con la volontà di intraprendere strade mai percorse.

Grazie Gianni, ci vediamo in aula. La prossima volta, intervista in sella ;)

Benedetta Gargiulo_LABY Trieste

Laby, il coworking dove si lavora e si sta bene

Una delle grandi novità che il 2016 porterà alla Scuola è la sua nuova sistemazione. Come vi abbiamo già preannunciato, quella che prima era una stanzialità in un’unica sede, diventa ora un viaggio che si muove fra Trieste e Pordenone, all’interno di spazi amici che siamo sicuri contamineranno positivamente anche la vita della Scuola con le loro rispettive community. Oggi vi portiamo a conoscere Benedetta Gargiulo, co-founder e co-manager di Laby, lo spazio triestino che il 19 dicembre ha ospitato la prima giornata della nuova edizione del Master in Counseling per lo sviluppo personale.

LABY coworking & life è una realtà indipendente, nata a Trieste nel 2013 per rispondere a un bisogno soprattutto femminile. Spazio accogliente e caldo dove si può lavorare, fare rete e collaborare con altri professionisti e professioniste, seguire i propri interessi personali, fare attività fisica come yoga e pilates, mentre le educatrici e gli educatori dell’area cokids si prendono cura dei bambini. La prima cosa che colpisce, in Laby, è proprio la definizione che le sue creatrici hanno dato allo spazio: coworking & life.

Benedetta ci accoglie sul suo divano arancione e, come prima cosa, ci offre un caffè coi biscotti. Ma noi siamo curiosi di sapere da dove nasce l’accostamento di queste due parole, coworking e life, e le chiediamo subito di raccontarcelo. Parola a Benedetta!

Benedetta: Coworking è uno spazio dedicato al lavoro, secondo la logica della condivisione di scrivanie, della connessione internet, della cucina, ma anche e soprattutto delle esperienze e dei progetti dei membri della community che ruotano attorno a questo spazio. Ma nell’anima di Laby non c’è solo il lavoro: c’è anche il benessere. Perché il lavoro non può essere di qualità se le persone non si sentono bene in tutti gli aspetti della loro vita. “Life” appunto. In Laby c’è la possibilità di conciliare tutti gli aspetti della propria vita: lavoro, ma anche figli, che vengono seguiti in un’area dedicata, pilates, yoga e diversi percorsi formativi di empowerment.

Ci racconti com’è nato Laby e perché, secondo voi, a Trieste c’era bisogno di un luogo pensato soprattutto per le donne?

B.: Laby è nato nel 2013 con un contributo della Regione Friuli Venezia Giulia per le pari opportunità, con l’obiettivo di dare soprattutto alle donne, un luogo dove poter lavorare, fare rete e portare anche i propri figli.
Nel mercato del lavoro le donne rappresentano ancora – e soprattutto in periodi di crisi – l’elemento debole. Anche a Trieste, le donne fanno fatica a conciliare le loro professioni con la maternità. Ma il dato interessante è che proprio di fronte alle difficoltà, le donne hanno dimostrato una grande capacità di organizzarsi e fare rete. Il modello del coworking è un modello innovativo che piace molto alle donne, proprio per la loro capacità di reinventarsi e dare forma ai loro progetti professionali. E Trieste è l’ambiente sociale e culturale perfetto per questo tipo di proposta.

Ci ricordi che tipo di servizi offrite alla community?

B.: In Laby il servizio primario che offriamo è l’accoglienza, che acquisisce un valore molto alto quando si parla di lavoro e di qualità di vita. Le persone che entrano in Laby si sentono a casa, anche se vengono per lavorare; fanno rete e sviluppano i loro progetti in un ambiente in cui “succedono” ogni giorno molte cose in diversi momenti della giornata. C’è lo spazio per accogliere clienti o fornitori, per fare delle skype call riservate, per bersi un caffè o scaldarsi il pranzo. Ci sono diversi momenti dedicati al benessere fisico, come corsi di pilates e yoga, ci sono perfino sessioni di massaggio dedicate ai membri della community.
E poi incontri di formazione professionale, conferenze, seminari e workshop per migliorare le proprie skills. Il tutto, con un’area sempre attiva di accudimento di bambini e bambine, incluso un servizio di aiuto compiti per ragazzi e ragazze delle scuole secondarie di primo grado.

Insomma, Laby è lo spazio di coworking dove ogni professionista può lavorare e stare bene nello stesso tempo. Siamo molto felici di farne parte! Ringraziamo Benedetta e vi diamo appuntamento a gennaio, per due battute con Gianni Barbon di mod-o :)

Process Counseling School

Le nuove case della Process Counseling School!

Non sempre il cambiamento è imposto dall’esterno, doloroso e difficile. Quando sei tu a sceglierlo, diventa una spinta a migliorare, un impulso a sperimentare e a crescere. Crediamo profondamente nella necessità di cambiare ed è per questo che abbiamo deciso di rinnovare la nostra Scuola di Counseling!

Ogni tanto, abbiamo tutti bisogno di cambiare qualcosa di noi e del contesto in cui viviamo o lavoriamo. Per ricevere stimoli nuovi, perché siamo cresciuti e abbiamo voglia di trasmettere l’entusiasmo del nostro rinnovamento a tutto il mondo, perché inventare modalità nuove di lavoro e scambio arricchisce, fa entrare nuove energie nel gruppo di lavoro e, diciamolo, è pure divertente. Cosa volevamo fare? Percorsi nuovi o rinnovati e una distribuzione geografica che tenesse maggiormente conto delle esigenze dei nostri allievi, che spesso provengono da tutto il Nord Italia (qualcuno anche dal centro) e per cui Trieste, da sempre location dei nostri Master, è senz’altro un luogo bellissimo dove arrivare, ma non sempre comodo da raggiungere. Siamo molto affezionati alla città, per cui non ce la sentivamo di lasciarla. Dopo averci pensato un po’ su, ci siamo decisi: avremmo tenuto un pezzettino di scuola nella città “più lontana” d’Italia, come ama chiamarla qualcuno, e saremmo andati alla ricerca di una seconda sede più a ovest.

La scelta di dividere la sede della Scuola in due location ci ha portati a interrogarci sui compagni di viaggio. Sentivamo infatti il bisogno di aprirci a nuove comunità, incrociando esperienze e reti di relazione. Il viaggio di trasformazione era iniziato e non ci siamo sottratti alla sfida! Quando si ha la fortuna di poterlo fare con compagni di viaggio con cui c’è convergenza di visioni e valori, un nuovo pezzo di strada – seppur sconosciuto – diventa subito più famigliare e ti fa venire la voglia di partire per nuove esplorazioni.

I compagni di viaggio giusti non sono sempre facili da trovare, ma noi siamo fortunati :) Anche questa volta, siamo davvero felici degli incontri che hanno portato a definire in modo-o a Pordenone e in Laby a Trieste i nostri nuovi “alleati”.  Cominciamo qui a presentarveli. A breve, ci faremo raccontare ancora meglio dalla loro voce di cosa si occupano e il senso del loro percorso.

mod-o

mod-o a Pordenone

Attivo a Cordenons (a due passi da Pordenone) da molti anni, mod-o è uno spazio di coworking decisamente innovativo. L’attenzione alla persona è il focus attorno a cui ruotano tutte le attività che qui si organizzano. I valori di fondo, che diventano poi strumenti di creazione di una vera e propria community, sono l’ascolto, l’apertura verso ogni tipo di conoscenza (dai saperi artigianlai al digitale, passando per le professioni creative) e la volontà di intraprendere strade mai percorse.
L’attenzione alla relazione è anche il motivo che ha portato mod-o ad aderire, nel 2010, alla rete Coworking Project, fondata da Massimo Carraro e Laura Coppola.

Laby

Laby coworking a Trieste

Trieste LABY coworking & life è una realtà indipendente, nata a Trieste nel 2013 per rispondere a un bisogno soprattutto femminile. Si tratta di uno spazio molto accogliente e caldo dove si può lavorare, fare rete e collaborare con altri professionisti e professioniste, seguire i propri interessi personali, fare attività fisica come yoga e pilates, mentre le educatrici e gli educatori dell’area cokids si prendono cura dei bambini.
Un modo nuovo di lavorare e di gestire il tuo tempo, tipico del concetto di coworking, declinato però in chiave particolare perché offre uno spazio di relazione dove coltivare la crescita professionale e personale, all’insegna della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

 

Dato che c’eravamo, abbiamo pensato che sarebbe stato simpatico dare alla scuola anche un nuovo “vestito”. Come vi sarete accorti se state leggendo questo post, oltre a un sito più mobile friendly abbiamo anche un nuovo logo! Decisamente, non facciamo le cose a metà ;)

Counseling sportivo e peak performance

Peak Performance: anche il counseling sportivo in un importante evento a Lignano Sabbiadoro

I grandi campioni dello sport, il mondo della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica tutti insieme per far scoprire come le prestazioni umane possano migliorare con allenamenti e metodologie trasversali a tutte le discipline sportive.
Sabato 12 e domenica 13 dicembre
, a Lignano Sabbiadoro (UD) si svolgerà “Peak Performance: le massime prestazioni umane svelate dalla scienza e raccontate dai campioni dello sport”, congresso internazionale medico-scientifico e sportivo a cui parteciperà anche SPC con casi di studio e strumenti per sulle esperienze di vetta in ambito sportivo. In anteprima, ci sarà anche la presentazione di un nuovo percorso tutto dedicato allo sport!

Fisiologi e ricercatori di rilievo internazionale si danno appuntamento a Lignano a metà dicembre per svelare i meccanismi che permettono di raggiungere le massime performance umane. I loro contributi si confronteranno con le testimonianze dirette di grandi campioni dello sport e di chi si esprime ai massimi livelli nella vita professionale. L’obiettivo dell’evento è quello di mettere a confronto in modo pratico la ricerca scientifica con i risultati conseguiti sul campo da campioni dello sport, da persone di successo e dal mondo aziendale per creare sinergie vincenti al servizio della persona.

Quali sono i meccanismi che permettono all’essere umano di sfruttare al meglio il proprio potenziale e realizzare la massima prestazione possibile in diversi ambiti della vita? “Peak Performance” presentarà i risultati della ricerca scientifica indirizzati a scoprirlo. Attraverso il confronto e le testimonianze dirette di campioni dello sport, verranno discusse metodologie di allenamento innovative basate sul lavoro di team formati da professionisti di diversi settori e discipline e si potranno scoprire nuove tecniche di allenamento.

Saranno due giornate scandite da presentazioni e talk tematici su argomenti quali: l’influenza della mente sulle prestazioni, le metodologie innovative di allenamento usate dai campioni, il recupero dall’infortunio, il doping, l’alimentazione dello sportivo, la ricerca scientifica a supporto delle massime prestazioni umane, l’innovazione portata dalle aziende nei materiali e nelle attrezzature.

Programma completo, tutti gli ospiti presenti e le modalità di iscrizione sul SITO UFFICIALE DELLA MANIFESTAZIONE!

SPC per “Peak Performance”

Da anni, applichiamo il counseling al mondo dello sport: usando una serie di strumenti e tecniche, aiutiamo a migliorare le performance dei singoli atleti, integrando il lavoro mentale con l’allenamento tecnico e atletico; supportiamo le squadre nel diventare un vero gruppo; ci occupiamo dell’aspetto organizzativo (perché non dobbiamo dimenticare che ogni realtà sportiva strutturata è una realtà strutturata, con i suoi dirigenti, i suoi livelli di gestione, ecc.),  interveniamo sull’insieme delle competenze di relazione di un contesto sportivo.

Al convegno sulla peak performance, porteranno un contributo su questi temi i nostri Alessandro Rinaldi e Marzia Nobile, che presenteranno gli strumenti del counseling di processo che, in ambito sportivo, consentono di attivare gli stati di eccellenza. A fronte di esperienze significative con atleti e allenatori di alto livello porteranno casi di studio e strumenti per evidenziare il collegamento tra sviluppo della persona ed esperienze di vetta in ambito sportivo. Perché è la consapevolezza mentale di quali sono le proprie risorse interne, unita alla capacità di attingervi, ciò che fa la differenza fra un atleta e l’altro.

L’intervento sarà anche la prima occasione pubblica in cui verrà presentato il nuovo progetto della Scuola di Process Counseling: il I Master in counseling sportivo, che partirà a marzo 2016, in collaborazione con il progetto Deep Inside.

SCOPRI IN ANTEPRIMA IL NUOVO MASTER IN COUNSELING SPORTIVO!

Perché il counseling si dovrebbe occupare di sport?

Lo sport rappresenta da sempre uno specchio per l’uomo, uno schermo su cui vengono proiettati i valori e le emozioni di una collettività. Oggi il gesto sportivo ha una forza di rappresentazione pari a pochi altri, una capacità di generare partecipazione che rimane unica all’interno della società contemporanea (perlomeno, quella occidentale). Lo sport rappresenta a tutti gli effetti uno degli ultimi linguaggi rituali di aggregazione e di condivisione emotiva, uno degli ultimi spazi allargati e non privati in cui si mette in scena un rito collettivo con una forte valenza sociale.
Si tratta di uno spazio prezioso, che può essere educativo e motivante, positivo e costruttivo. Proprio perché lo sport ha ancora questa grande forza rappresentativa, la capacità di immortalare il livello di possibilità dell’essere umano, il suo potersi innalzare in modo consapevole a degli stati di eccellenza tramite il lavoro e l’impegno personale, il counseling non può non occuparsene.
[Approfondisci leggendo il post dedicato sul sito di DOF Consulting]

 

Peak Performance” è un evento organizzato da Deep Inside Project e Apnea Academy Competition con la collaborazione della Regione Friuli Venezia Giulia, del CONI e delle Università di Ginevra, Brescia e Udine.

Master-in-Counseling-personale_Scuola-di-Process-Counseling

A Natale, nuova edizione del Master in Counseling per lo sviluppo personale!

Sabato 19 dicembre 2015, parte il nuovo master in Counseling per lo sviluppo personale, un’esperienza che si rinnova di anno in anno con sempre nuovi spunti.

Da più di 15 anni, SPC – Scuola di Process Counseling forma ogni anno i suoi allievi sui modelli e le tecniche del counseling personale e organizzativo. La Scuola è una delle poche realtà italiane che, accanto alla classica impostazione di lavoro sullo sviluppo personale, mette a disposizione dei propri allievi materiali e informazioni legati a progetti innovativi realizzati a contatto diretto con organizzazioni di livello internazionale.

In un contesto fortemente esperienziale, la persona viene aiutata ad acquisire un efficace modello di studio e sperimentazione degli aspetti teorici e delle tecniche operative del Counseling di Processo. Nel master sullo sviluppo personale, il processo centrale consiste nel prendere contatto con le risorse più profonde del proprio Sè e attivare prima di tutto un percorso personale di crescita e di manifestazione delle proprie potenzialità. Da questa esperienza di connessione interiore, deriva la capacità di facilitare lo stesso tipo di processo anche per altre persone, attraverso il counseling.

Il master è di fatto una vera e propria palestra di allenamento per la crescita personale e rappresenta la base per interiorizzare il modello di process counseling.

Qui potete leggere il PIANO DI STUDI.

Per accedere ai colloqui, scrivere a > giovanni.tavaglione@dofcounseling.com o  marzia.nobile@dofcounseling.com

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Il Counseling per le organizzazioni? Tutto nel Master SPC!

È passato quasi un avvio dall’avvio del Master che dedichiamo alle applicazioni del Counseling in ambito organizzativo e ora siamo di nuovo qui, a parlare di quello nuovo, in partenza fra poco. Stiamo chiudendo le selezioni, per cui questo  è il momento giusto per ricordarci perché lo facciamo :)

È sempre un’emozione quando parte un nuovo percorso formativo. Non solo perché ci dà il polso del gradimento che la Scuola riscuote (anche se questo è importante, ovviamente), ma anche perché per noi significa che avremo la possibilità di incrociare il nostro percorso con quello di altre persone.

Incrocio da cui nasceranno, com’è stato finora, spunti, amicizie, persino progetti.

Per noi, una cosa sempre bella è ritrovare la sorpresa di chi scopre che esiste un percorso che riesce a calare il Counseling all’interno delle dinamiche organizzative. Sempre un anno fa (o giù di lì) abbiamo pubblicato una lunga intervista al fondatore della Scuola Alessandro Rinaldi, in cui gli chiedevamo di rispondere alle molte domande che ci arrivano, soprattutto durante gli incontri di selezione della Scuola. Fra le più frequenti, c’era proprio quella sulla particolarità del nostro lavoro, che diceva appunto: “Perché in una scuola di Counseling c’è un Master sul counseling organizzativo?”

Riproponiamo una parte della risposta di Alessandro, perché pensiamo che sia quella che ci rappresenta meglio:

“In questi anni di sperimentazione, ci siamo resi conto sul campo che c’era molto spazio per portare il Counseling nel grande mondo dello sviluppo organizzativo. Nulla di nuovo in termini teorici. Rogers ci era arrivato anni fa [Carl Rogers, uno dei padri del Counseling], ma da lì a poter dire che questo è possibile, ci passano centinaia di ore passate dentro alle aziende, dentro a grandi organizzazioni industriali, dentro gli ospedali, le scuole le squadre sportive, le cooperative.

A fronte della nostra esperienza, ci sentiamo di poter dire che oggi, nel mondo del lavoro, ci sono enormi potenzialità per il Counseling. Enormi perché fra le grandi priorità di cambiamento delle organizzazioni c’è, com’è ovvio, il tema dei costi, lo sviluppo delle nuove tecnologie e molto altro, ma d’altra parte è interessante notare come tutti questi elementi del sistema non funzionano in assenza di una base relazionale molto solida perché dal processo relazionale dipende la comunicazione (sia orizzontale che verticale), la possibilità di impostare percorsi di crescita basati sulle competenze, la nostra capacità di ascoltare chi lavora nei suoi momenti di stress e di difficoltà, il sentirsi parte effettivamente o meno di una comunità.”

E il nostro obiettivo è sempre lo stesso: aiutare gli allievi ad acquisire un modello completo di applicazione del counseling aziendale allo sviluppo organizzativo. Per migliorare le organizzazioni dall’interno, rendendole sempre più attente ai bisogni delle persone che le abitano e più pronte ad ascoltare quelli dei loro clienti. Allo stesso tempo, siamo convinti che l’ambito delle risorse umane si trovi, in questo momento storico, davanti a una sfida davvero epocale: decidere di puntare sul talento, sulla responsabilità e sull’impatto che l’azienda (di qualunque tipo sia) produce su tutta la società per rendere davvero il mondo un posto migliore non è facile, ma è l’unico percorso possibile verso l’uscita dalla crisi. Come si fa? Incrociando mondi, per esempio, che è quello che cerchiamo di fare in questo Master, forse addirittura di più che negli altri percorsi.

Il mondo delle organizzazioni è molto vasto e comprende realtà molto diverse: dalla multinazionale B2B alla cooperativa che offre servizi alla persona. Nel costruire i gruppi classe, abbiamo sempre cercato di mescolare le diverse provenienze, perché dalla diversità e dall’unicità di ogni persona e del ruolo che porta con sé possono nascere grandi cose e nuove soluzioni.

 

Se volete fare questo pezzo di viaggio con noi, siamo alle ultime battute di selezione. I nostri Master non sono per tutti, è vero, ma se vi siete incuriositi e volete saperne di più, scriveteci.

Qui trovate i link alla prima e alla seconda parte dell’intervista ad Alessandro! Ve la consigliamo, perché contiene tanti spunti interessanti!

 

 

Una scuola per la crescita personale e delle organizzazioni. A UDINE!