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Il Counseling per le organizzazioni? Tutto nel Master SPC!

È passato quasi un avvio dall’avvio del Master che dedichiamo alle applicazioni del Counseling in ambito organizzativo e ora siamo di nuovo qui, a parlare di quello nuovo, in partenza fra poco. Stiamo chiudendo le selezioni, per cui questo  è il momento giusto per ricordarci perché lo facciamo :)

È sempre un’emozione quando parte un nuovo percorso formativo. Non solo perché ci dà il polso del gradimento che la Scuola riscuote (anche se questo è importante, ovviamente), ma anche perché per noi significa che avremo la possibilità di incrociare il nostro percorso con quello di altre persone.

Incrocio da cui nasceranno, com’è stato finora, spunti, amicizie, persino progetti.

Per noi, una cosa sempre bella è ritrovare la sorpresa di chi scopre che esiste un percorso che riesce a calare il Counseling all’interno delle dinamiche organizzative. Sempre un anno fa (o giù di lì) abbiamo pubblicato una lunga intervista al fondatore della Scuola Alessandro Rinaldi, in cui gli chiedevamo di rispondere alle molte domande che ci arrivano, soprattutto durante gli incontri di selezione della Scuola. Fra le più frequenti, c’era proprio quella sulla particolarità del nostro lavoro, che diceva appunto: “Perché in una scuola di Counseling c’è un Master sul counseling organizzativo?”

Riproponiamo una parte della risposta di Alessandro, perché pensiamo che sia quella che ci rappresenta meglio:

“In questi anni di sperimentazione, ci siamo resi conto sul campo che c’era molto spazio per portare il Counseling nel grande mondo dello sviluppo organizzativo. Nulla di nuovo in termini teorici. Rogers ci era arrivato anni fa [Carl Rogers, uno dei padri del Counseling], ma da lì a poter dire che questo è possibile, ci passano centinaia di ore passate dentro alle aziende, dentro a grandi organizzazioni industriali, dentro gli ospedali, le scuole le squadre sportive, le cooperative.

A fronte della nostra esperienza, ci sentiamo di poter dire che oggi, nel mondo del lavoro, ci sono enormi potenzialità per il Counseling. Enormi perché fra le grandi priorità di cambiamento delle organizzazioni c’è, com’è ovvio, il tema dei costi, lo sviluppo delle nuove tecnologie e molto altro, ma d’altra parte è interessante notare come tutti questi elementi del sistema non funzionano in assenza di una base relazionale molto solida perché dal processo relazionale dipende la comunicazione (sia orizzontale che verticale), la possibilità di impostare percorsi di crescita basati sulle competenze, la nostra capacità di ascoltare chi lavora nei suoi momenti di stress e di difficoltà, il sentirsi parte effettivamente o meno di una comunità.”

E il nostro obiettivo è sempre lo stesso: aiutare gli allievi ad acquisire un modello completo di applicazione del counseling aziendale allo sviluppo organizzativo. Per migliorare le organizzazioni dall’interno, rendendole sempre più attente ai bisogni delle persone che le abitano e più pronte ad ascoltare quelli dei loro clienti. Allo stesso tempo, siamo convinti che l’ambito delle risorse umane si trovi, in questo momento storico, davanti a una sfida davvero epocale: decidere di puntare sul talento, sulla responsabilità e sull’impatto che l’azienda (di qualunque tipo sia) produce su tutta la società per rendere davvero il mondo un posto migliore non è facile, ma è l’unico percorso possibile verso l’uscita dalla crisi. Come si fa? Incrociando mondi, per esempio, che è quello che cerchiamo di fare in questo Master, forse addirittura di più che negli altri percorsi.

Il mondo delle organizzazioni è molto vasto e comprende realtà molto diverse: dalla multinazionale B2B alla cooperativa che offre servizi alla persona. Nel costruire i gruppi classe, abbiamo sempre cercato di mescolare le diverse provenienze, perché dalla diversità e dall’unicità di ogni persona e del ruolo che porta con sé possono nascere grandi cose e nuove soluzioni.

 

Se volete fare questo pezzo di viaggio con noi, siamo alle ultime battute di selezione. I nostri Master non sono per tutti, è vero, ma se vi siete incuriositi e volete saperne di più, scriveteci.

Qui trovate i link alla prima e alla seconda parte dell’intervista ad Alessandro! Ve la consigliamo, perché contiene tanti spunti interessanti!

 

 

7 trucchi e un po’ di buonsenso per la crescita personale

Le nostre vite sono complicate, sempre di più, e il tempo sembra non bastare mai. In molti abbiamo questa sensazione, anche se poi – a ben guardare – le cose non sono mai così semplici. Cosa possiamo farci? Come lavorare sulla nostra crescita personale partendo dalle piccole cose? Ecco qualche consiglio in proposito che non proviene dal mondo del counseling o della psicoterapia, ma che ci sembra molto sensato :)

 

Qualche giorno fa, ci è capitato di leggere un articolo interessante di Cat Goldberg, specializzata in neuromarketing e social media. Ci ha colpito il suo consiglio su come imprimere una direzione diversa alla nostra vita quando sentiamo che tutto ci sfugge di mano. Cosa dice l’autrice? Semplice:

smettiamola di preoccuparci di ciò che non possiamo controllare e concentriamoci su ciò che è alla nostra portata.

Ora, questo sembra più facile a dirsi che a farsi. Per fortuna, sostiene Cat, gli aspetti su cui abbiamo qualche speranza di esercitare forme di controllo sono solo 7 e se cambiamo le nostre abitudini abbiamo buone speranze di farcela.

Vediamo quali sono questi 7 passaggi che ci possono aiutare a gestire meglio le nostre vite:

1. Abbiamo uno strumento potente a disposizione per riportare l’equilibrio nel nostro agire quotidiano, su cui nessuno può obbligarci a comportarci in alcun modo. Parliamo del respiro.
Provate a concentrarci su di esso, sul ritmo che gli date, per ritrovare centratura e focus. Richiede esercizio, ma ci aiuta a restare in contatto col nostro Sé profondo (questo ve lo diciamo noi, ma siamo abbastanza sicuri che l’autrice sarebbe d’accordo!)

2. Non indulgete nel self talk negativo!
Questa ci piace moltissimo e non facciamo che ripeterlo a tutti coloro che partecipano ai nostri corsi o si trovano a fare un percorso di counseling: la mente è un meccanismo davvero misterioso e portentoso allo stesso tempo e le sue potenzialità ci sono perlopiù sconosciute. Una delle sue capacità è quella di produrre auto-suggestione. Indovinate cosa succede se continuiamo a criticare noi stessi? Perché non provare, per una volta, a essere più compassionevoli nei nostri confronti? Potremmo scoprire di non essere tanto male…

3. Imparate a dire grazie!
Pare che facendolo ogni giorno sviluppiamo coraggio e resilienza, che è la capacità di superare e uscire rafforzati dalle avversità. Tentar non nuoce, mal che vada

4. Imparate a “parlare” il linguaggio del corpo.
Dalla postura che assumiamo in un determinato contesto dipende il modo in cui ci sentiamo. vivere gli spazi in cui ci troviamo con maggior disinvoltura serve a migliorare la nostra sensazione di sicurezza (e a trasmetterla all’esterno).

Ricordate: il corpo non mente mai!

5. Ricercate la forma (fisica e mentale).
Mens sana in corpore sano. Non è una novità, lo dicono da un pezzo, eppure ancora fatichiamo a crederci. lo sapevate che, secondo alcuni studi, camminare stimola anche la creatività? Fate un piccolo esperimento: quando vi trovate a lavorare su qualcosa che ha un lato concettuale (un progetto, per esempio) e vi mancano le idee, provate ad alzarvi dalla scrivania, sgranchirvi un po’ le gambe e le braccia e fare due passi. Forse non vi verranno idee geniali, ma ne beneficeranno le vostre articolazioni ;)

Non dimenticate di allenare anche la mente.

Basta poco, anche uno schema della Settimana enigmistica!

6. Cercate di mangiare bene.
Che non significa né tanto né piatti costosi, ma pietanze sane e preparate con semplicità. Farete un gran favore al vostro fisico, abbassando la probabilità di sviluppare malattie importanti, e la vostra linea. Cosa volere di più? :)

7. Dormite a sufficienza.
Banale, ma non scontato. A quanti capita di rubare ore al sonno per finire di fare qualcosa e di pensare che 24 ore sono proprio poche? Qui non si scherza: datevi una regola, orari fissi che cercherete di rispettare il più possibile. Perché anche il nostro corpo è un abitudinario ed è bene non scordarlo mai!

 

Che ne dite, un sacco di spunti per la crescita personale, no? Volete approfondire? Forse è meglio che leggiate l’articolo integrale di Cat [in inglese]. Buona lettura!